Cosa fa il più grande produttore di utensili al mondo quando vuole realizzare qualcosa di nuovo? Questa è stata una domanda fondamentale per Stanley Black & Decker, azienda che da 177 anni produce alcuni degli utensili industriali e domestici più iconici del mercato. L’azienda voleva innovare tutte le aree della sua attività, comprese le operazioni e la produzione, il potenziamento della forza lavoro e la supply chain.
Nel suo percorso di trasformazione digitale, Stanley Black & Decker voleva sfruttare gli strumenti, la tecnologia e le strategie dell’Industry 4.0 per aiutare i suoi clienti - “coloro che costruiscono il mondo”. L’azienda voleva anche ripensare il modo in cui utilizza la tecnologia, come realizza i prodotti e come li vende attraverso la catena di approvvigionamento.
Dopo un percorso di quattro anni, il management di Stanley Black & Decker spera di creare 200-250 milioni di dollari di valore acquisito, con ulteriori 100 milioni di dollari circa per i servizi condivisi dell’impresa.
Intraprendere un percorso di trasformazione digitale
Stanley Black & Decker da sempre utilizza processi altamente performanti, ma ha scoperto che alcuni di questi richiedevano molti interventi manuali. I dirigenti erano consapevoli che un programma di trasformazione digitale poteva aiutare a modificare i processi per essere più orientati ai dati e automatizzati in tutta la catena di fornitura, e in definitiva migliorare le prestazioni.
“Una delle più grandi sfide, specialmente per un’azienda tradizionale, è il problema di ciò che io chiamo la sindrome degli asset obsoleti”, ha dichiarato Sudhi Bangalore, vicepresidente, Industry 4.0, Stanley Black & Decker. “Abbiamo impianti che sono molto vecchi, anche se molto redditizi, ma sono obsoleti sia in termini di procedure che di macchinari e processi.”
Il primo passo verso una trasformazione digitale è stato quello di creare una Connected Enterprise intelligente che fungesse da colonna portante per poter sfruttare i dati. Ciò ha comportato la realizzazione di un set completo di applicazioni aziendali e sistemi di controllo per collegare 122 fabbriche e 15 centri di distribuzione.
Creare valore per i dipendenti attraverso i dati e le competenze
Un secondo incentivo per il programma di trasformazione digitale è stata l’attenzione di Stanley Black & Decker nel creare valore e opportunità per i dipendenti. Grazie all’aggiornamento e alla riqualificazione completa di 61.000 dipendenti, l’azienda sta creando nuovi e più gratificanti percorsi di carriera per i dipendenti e sta aumentando la fidelizzazione.
Per esempio, un approccio di riqualificazione potrebbe significare formare un dipendente specializzato nell’assemblaggio e riaddestrarlo a svolgere anche un ruolo di controllo della qualità utilizzando sistemi basati sui dati e strumenti digitali. Permettere ai dipendenti di avere competenze digitali ad alto valore significa autorizzarli anche a prendere decisioni più strategiche, il che comporta nuove idee e un migliore approccio al lavoro.
Anche la costruzione di un’infrastruttura per il lavoro remoto fa parte del programma di digitalizzazione. Stimolato in parte dalla pandemia, l’accesso, il monitoraggio e il controllo da remoto incoraggeranno i dipendenti a collaborare attraverso le varie fabbriche, regioni e paesi per prendere decisioni strategiche basate sui dati anche quando sono fuori sede.
Imparare sul campo
Dopo circa 18 mesi, Stanley Black & Decker è a buon punto nel suo percorso di trasformazione digitale e sta ancora imparando.
“Una strategia che abbiamo messo in pratica è stata quella di coinvolgere le persone della nostra azienda per aiutare a “sostenere il cambiamento”, ha detto Bangalore. “Stiamo contrastando lo scetticismo attraverso il coinvolgimento di alcuni selezionati esperti che aiutano a costruire un ponte tra la tecnologia e il suo impatto sulle persone.”
Un’altra area che ci ha permesso di imparare molto riguarda la tempistica. L’azienda vuole collegare i suoi numerosi siti in un arco di tempo di mesi, non di anni.
“È stato un obiettivo fondamentale che ha richiesto molti test", ha detto Bangalore. “Adesso siamo arrivati a un punto in cui possiamo dire di essere pronti all’implementazione in ogni impianto tra uno o due mesi.”
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Pubblicato 19 novembre 2020